Villains LTD

 

#21

YOU AND WHOSE ARMY ?

 

 

Gravemacher, capitale di Alberia, Europa.

Nell’ampio salone, quattro super-criminali aspettano di essere richiamati in servizio. Diamond Dran sta cercando di guardare la televisione, cambiando canale ogni quattro secondi.

Insomnia è seduta su un divano, intenta a montare un fucile. Pathfinder siede vicino a lei, gli stivali appoggiati sul pregiato tavolino che ha davanti.

Switch è davanti alla balconata, e guarda la nazione estera iniziare la giornata. Indossa il suo costume, ma ha la maschera tra le mani dietro la schiena.

Il suo volto è ben rasato, per la prima volta da mesi. Tutto è calmo e tranquillo.

-Mi manca Turbine.

Il silenzio, immutato per quanto riguarda i suoni, diventa gelido e nervoso.

-Perché ? – chiede con noncuranza Insomnia, senza distogliere gli occhi dall’arma.

-Non so – risponde sinceramente Switch – Il modo in cui tutto gli sembrava naturale, forse. Non credo si sia mai preoccupato veramente di non uscire vivo da una battaglia o di essere catturato…era tutta routine, roba che faceva da anni.

-Ah, è inutile, non c’è un solo canale dove si capisca qualcosa – si lamenta Dran, spegnendo il televisore – Il gruppo è strano, comunque.

-Che notizia – risponde automaticamente Pathfinder.

-Dico sul serio…manca qualcosa.

-A me manca Slim – risponde la mutante.

-Oh ? Qualcosa di tenero ? Non te ne fai sfuggire uno, mi ruberai la piazza così – la punzecchia Insomnia.

-Piantala – risponde Pathfinder in cagnesco – Sapeva ascoltare. Come se non avesse ben capito in che posto si fosse trovato e volesse scoprirlo…

-Slim Snake è un tipo strano, e non solo perché mangia animali vivi – medita ad alta voce Switch – Da quanto ho capito, per lui fare questo tipo di vita è normalissimo. E per lui siamo noi i mostri.

-A proposito, immagino che a nessuno manchi Shades ? – chiede Insomnia.

Il gelo si fa così pungente da dar quasi fastidio persino a Dran. Poi Switch si decide a rispondere:

-A me sì.

-COSA !? – si meravigliano gli altri tre, all’unisono.

-Quel tizio è praticamente la morte con gli occhiali da sole, solo un po’ più sadico ! – obietta Insomnia.

-A cui però non passa mai per la testa che le cose possano andare male. Oppure non gliene frega niente di cosa succede al mondo.

-Per forza, il mondo è il suo incubo: è pieno di persone ancora vive… - prosegue Pathfinder.

-Come vi pare – risponde Switch con un vago gesto della mano.

-Hai paura che il gruppo si distrugga un’altra volta ? – chiede Dran, avendo capito dove vuole andare a parare il teleporta.

-No – risponde fermamente Edward Freeman, guardando la maschera da Switch che tiene in mano.

-Cioè, sì. Un po’.

-Perché preoccuparsi – dice Insomnia finendo di montare il fucile – DeCeyt metterà tutto a posto. Ha tutto sotto controllo, no ?

-Anche l’ultima volta – risponde Switch.

La cecchina posa l’arma e si alza in piedi, stiracchiando un po’ i muscoli.

-Va bene, forse ha fatto qualche errore. Neanche a me è piaciuto dovermi nascondere per tre mesi mentre lui pianificava con comodo e recuperava chi gli pareva. Ma abbiamo avuto quello che volevamo, no ? Stiamo ricostruendo il gruppo.

-Ma ha lasciato indietro Turbine – riflette Pathfinder – Ha recuperato Slim senza farci sapere niente. Ha fatto sparire il Laser e Shades chissà dove. Ho come l’impressione che non si aspettasse fossimo ancora in giro dopo tutto questo tempo, e che stia solo usando un piano di riserva.

-Cioè secondo te DeCeyt non si fida di noi ? – chiede Insomnia.

-Chi si fiderebbe mai di noi !?!? – chiede retoricamente Dran.

Proprio allora, un turbinio di luci violacee si materializza nella stanza per mostrare l’immagine di un casco metallico. Mentre l’ologramma parla, anche il resto del corpo inizia a prendere forma.

-Signori – inizia a parlare la voce deformata, forse ancora più impersonale di quella di DeCeyt – A partire da questo momento, fate di nuovo parte della Villains LTD…anche se dovreste sapere che alcune cose sono cambiate, durante la vostra assenza. Su quel tavolo potete trovare il primo passo…

Pathfinder apre la scatola indicata dall’ologramma, e ne osserva curiosa il contenuto. Quattro spille viola a forma di V.

-I vostri gradi. Sofisticate opere di micro-ingegneria che vi permettono di fare parte del Global Interlink Network. Con una minima pressione sulla spilla, potrete comunicare con ogni altro utente abilitato del GIN. Se collegate ad un qualunque sistema di comunicazione, ne schermano i sistemi di rilevamento. Sono molto resistenti ma non indistruttibili, per cui vi prego di trattarli con cura. Mi riferisco soprattutto a lei, mister Dran. Il vostro attuale grado è Centurione, per cui il vostro accesso al GIN è limitato.

-Useremo questi per comunicare durante la missione ? – chiede Switch.

-Se necessario. Conto di ridurre drasticamente il mio ruolo nelle singole missioni, quindi ben presto sarete guidati da agenti di secondo o terzo grado. Questa missione, tuttavia, è di importanza estrema. Link: Operazione Sovraccarico.

 

Victoria City, capitale di Hong Kong

In una villa oscenamente lussuosa, un uomo dal volto scavato dagli anni impietosi siede mollemente su una poltrona in stile imperiale. Si accarezza i lunghi baffi bianchi, mentre una sedicenne pressoché nuda gli appoggia sulla testa un visore ipertecnologico, come se fosse una corona d’alloro.

Accarezzando i capelli dell’altra ragazza legata con una catena d’oro massiccio alla sua poltrona, il vecchio aziona il visore.

Il lusso sfrenato lascia il posto ad una proiezione olografica mentale. Il ricco arredamento della sua fortezza diventa una stanza immersa in una fitta nebbia.

Il vecchio, la cui immagine è adesso quella di un manichino con la bandiera cinese al posto del volto, si siede su uno dei venti troni olografici.

-Il Consiglio è ora in seduta – annuncia.

 

Un’isola dei Caraibi

In una spiaggia deserta, un buco si forma nel terreno. Ne esce una piccola parabola ricoperta di un materiale riflettente, che si alza su un piccolo braccio meccanico.

Il disco riflettente su muove, prendendo la mira per centrare il Sole.

Spara un raggio di luce gialla, che sale a metà della velocità della luce. Emette una serie di vibrazioni elettromagnetiche, per parlare.

-Avete 17 minuti – comunica il Laser Vivente, per accelerare subito dopo.

L’istante successivo si trova già oltre la Luna.

 

Un’installazione paramilitare in Siberia, Russia

Sotto il casco che gli copre il volto, un soldato sbadiglia. E’ notte tarda, qui, ed i fucili al plasma sono pesanti. I suoi undici colleghi presenti non sembrano fare troppo caso alla sua stanchezza, annoiati a morte come sono.

Alcuni di loro non vedono l’ora del prossimo caffè, ma quando si ritrovano a dover schivare una porta blindata di titanio capiscono che ci sono cose più efficaci per restare svegli. La porta pesa tredici tonnellate, e viene sbattuta con forza contro il muro a sette metri di distanza.

Sulla soglia, una donna in costume aderente marrone scuro appoggia le mani sui fianchi. Dodici puntatori laser sono immediatamente sul suo corpo.

-Do svidanja – dice sorridendo, prima di schivare una raffica di colpi con un salto acrobatico di diversi metri.

Gira su se stessa a metà salto, finendo proprio dietro alla porta blindata. Sollevandola con una gamba, si ripara dai colpi al plasma.

Uno dopo l’altro, i soldati vengono perforati in organi vitali da raggi laser gialli provenienti dall’entrata.

-Troppo facile – si lamenta Insomnia, riponendo la pistola laser d’ordinanza nella cintura del costume verde scuro.

-Sette inibitori di teletrasporto – si introduce Dran, intento a fissare il piccolo rivelatore che ha in mano – Roba costosa. Neanche alla Volta ne hanno così tanti.

-Anche a Fort Knox ne hanno uno solo. Questa gente è ricca da far schifo – risponde Insomnia, procedendo a far esplodere un inibitore dopo l’altro.

Tolto di mezzo anche l’ultimo, Switch si teletrasporta sulla scena. Il viola della spilla a V risalta sul suo costume interamente nero.

-Sbrighiamoci. L’Imperatore ci ha dato 15 minuti per prendere quello che vogliamo ed uscire di qui, e non ama i ritardi.

 

Al centro del Sistema Solare

Una sfera di un milione di chilometri di diametro, formata da plasma in equilibrio idrostatico in continua fusione nucleare. In altre parole, il Sole.

Il titanico campo magnetico stellare dà spettacolo come ha fatto per miliardi di anni, facendo danzare colonne di plasma grandi quanto pianeti in un balletto infinito.

Un piccolo raggio di luce si infiltra tra i suoi simili, passando a poca distanza dalla superficie.

L’attrazione gravitazionale curva la luce, costringendola ad una dolorosa parabola che la fa tornare sui suoi passi. Non potendo accelerare oltre la velocità della luce, il raggio subisce pochi scossoni durante il tragitto.

Una colonna di plasma fumante insegue il raggio laser, venendo distaccata a trecentomila chilometri al secondo in una corsa sfrenata verso la Terra.

 

Il Consiglio

L’uomo dalla faccia con la bandiera cinese si alza in piedi, muovendo lentamente la testa per far capire che, anche se il suo ologramma non ha occhi, sta fissando tutti i presenti ad uno ad uno.

Le bandiere non hanno un’espressione facciale, ma tutti i presenti sembrano particolarmente nervosi.

-Vi ho riunito qui – inizia il cinese – per rendervi partecipi dell’attuale pericolo rappresentato dalla Villains LTD. Con un certo rammarico ed orgoglio, possiamo dire che è stato il Consiglio stesso a garantire il fiorire della loro organizzazione. Sia per chi li voleva come alleati…

La bandiera inglese si guarda attorno, cercando di restare indifferente.

-…sia per chi li ha utilizzati per accrescere il proprio potere personale…

Le bandiere russa e colombiana provano a rispondere, ma la voce camuffata elettronicamente resta fin troppo autoritaria per loro.

-…sia per chi, come me, li ha ingaggiati per eliminare ulteriori nemici. Penso che ormai tutti sappiate che fino alla retata di Fort Knox il 90% dei profitti della Villains LTD proveniva direttamente dalle tasche del Consiglio…che lo sapessimo o meno.

-Non siamo stati gli unici ad essere ingannati – interviene la bandiera indiana – L’Hydra, l’FBSA, lo SHIELD, magnati americani delle comunicazioni di cui non farò il nome, e probabilmente anche qualche super-eroe… mezzo mondo pensava di poter guadagnare miliardi investendo nella Villains LTD. La verità…è che l’unico a ricavarne qualcosa è ed è sempre stato solamente Augustus DeCeyt.

-Penso sia innegabile che adesso DeCeyt sappia di noi – riflette la bandiera inglese – L’unica spiegazione per il suo comportamento…è che voglia assumere il controllo del Consiglio stesso.

-Questo non accadrà mai finché io sarò…sarò…

Il cinese cade a terra in ginocchio, ed il suo ologramma inizia a distorcersi. Gli altri membri del Consiglio si alzano in piedi…

 

A Victoria City, giovani dita femminili accarezzano un collo dalla pelle vecchia e rinsecchita. Su cui colano delle gocce di sangue scuro.

Con il più debole suono, dozzine di guerrieri armati fino ai denti farebbero irruzione nella stanza e proteggerebbero con la vita il loro padrone.

Ma nessuno urla. Le corde vocali sono state tagliate.

La sedicenne toglie gli artigli dal collo del vecchio, e si guarda le mani. Sulla giovane pelle liscia e vellutata si formano delle scaglie. I muscoli diventano più spessi, il seno sparisce all’interno di un torace verdaceo, i lunghi capelli si ritraggono in un cranio ricoperto di scaglie.

Slim Snake sposta con un piede il cadavere dell’altra ragazza, strangolata con la catena d’oro, e si infila un artiglio in bocca. Ne estrae un piccolo trasmettitore a forma di V viola, e lo applica al visore.

Poi si lecca le mani per cancellare le tracce di sangue.

 

Un’installazione paramilitare in Siberia, Russia

Il corpo di un soldato viene calciato contro un muro, emettendo il chiaro rumore di ossa che si spezzano. Shuriken lucenti rimbalzano sulle pareti, conficcandosi nei caschi altrimenti immacolati. Una macchina in corsa esce da un portale nero, schiacciando un uomo.

In mezzo alla stanza, Diamond Dran spezza il vetro con un pugno e recupera il microchip appoggiato dolcemente su un cuscino di velluto.

Si guarda attorno per qualche secondo, ammirando la grande stanza. Corpi privi di conoscenza o di vita sparsi ovunque, buchi sui muri di metallo, attrezzature spaccate ed un soffitto un po’ pericolante.

-Alla faccia della cassaforte ! Ci tenevano proprio a quest’affare, per mettere in piedi una sicurezza del genere.

-Abbiamo meno di venti secondi per uscire di qui. Siete pronte ? – chiede Switch indicando il portale di teletrasporto che ha appena creato.

Insomnia e Pathfinder si guardano attorno, pronte a dover schivare altri colpi e prendere a calci altra gente…ma non c’è rimasto nessuno.

Senza sprecare altre parole, il quartetto scompare nel portale.

 

Dall’altra parte, neve. In ogni direzione, accecante nonostante sia notte fonda. Con tono abbastanza nervoso, Switch chiede:

-Dran, il chip.

L’uomo indistruttibile obbedisce alla richiesta implicita, consegnando il microscopico componente elettronico nelle mani del teleporta.

Switch scompare istantaneamente, per ricomparire pochi istanti dopo.

-Dovremmo essere abbastanza lontani da…

Una colonna di energia pura colpisce il terreno ad un paio di centinaia di metri di distanza. Non c’è nessun rumore di esplosione, perché il raggio si è mosso migliaia di volte più velocemente della velocità del suono.

Solo dopo qualche secondo, c’è il rumore di una valanga. Il rumore di terra e neve che crollano nel profondo cratere che fino a poco prima era una base.

Una serie di raggi luminosi gialli si alzano dal cratere, riunendosi in forma umana sotto gli occhi esterrefatti degli agenti della Villains LTD.

Riconoscono l’uomo di luce che hanno davanti, anche se i due riflessi a forma di V viola che porta come gradi sono una novità.

-Bel trucchetto, vero ? – si vanta il Laser Vivente.

Un groviglio di tentacoli neri ed oleosi si sollevano dal terreno, passando attraverso l’ologramma del Laser Vivente. Riavvolgendosi su se stesse come dei nastri, le strisce nere si ricompongono in una forma umana.

-Avete appena fatto un grosso errore – li saluta 57.

I criminali si preparano alla battaglia, e Switch è l’unico a voler dire qualcosa:

-Niente di personale, 57. Sono solo affari. Schema d’attacco alfa !

 

Il Consiglio

Sparsi in tutto il mondo, diciassette uomini enormemente corrotti e spaventosamente ricchi stanno cercando di togliersi di dosso un visore ultratecnologico.

Ma non possono.

Nel loro mondo virtuale, una figura si materializza dalle nebbia. Indossa un completo firmato viola scuro, ed ha un casco di metallo dello stesso colore.

Sulla giacca, cinque gradi a forma di V.

Alla sua apparizione, le bandiere che coprivano i volti dei presenti scompaiono. Sono talmente sconvolti dai due avvenimenti da non accorgersi nemmeno dell’istantanea scomparsa dell’uomo dalla bandiera russa sulla faccia, atomizzato da un raggio laser.

-Buona sera o buon pomeriggio, a seconda dei vostri fusi orari. Non cercate di scollegarvi. La vostra piccola rete virtuale è sotto il controllo del GIN. Ogni tentativo di eliminare fisicamente i vostri visori sarà punito con una scarica mortale. A partire da questo momento, assumo il controllo assoluto del Consiglio ed annullo ogni vostro potere sui vostri imperi personali. C’è un solo impero ora, ed è il mio. Qualcuno ha delle obiezioni, considerando che ho la funzionalità del vostro sistema nervoso centrale nelle mie mani ? No ? Come avevo programmato.

Con un cenno della mano, l’Imperatore indica uno dei presenti scelto a caso… che crolla a terra, scomparendo come l’ologramma che è.

-Se non l’avete capito, l’ho ucciso anche se non mi aveva fatto niente. Quindi immaginate cosa succederebbe se uno qualsiasi di voi mi desse una ragione valida per innervosirmi.

-Nemmeno tu ne uscirai vivo…Russia-9 ti ha sguinzagliato contro 57 e tutto il Progetto Cinquanta – latra uno dei presenti.

-Non c’è motivo di preoccuparsi – risponde con calma l’Imperatore – Le capacità belliche del Progetto sono state smantellate, le sue armi genetiche sono ben custodite, i suoi unici uomini capaci sono stati eliminati dall’equazione, e in quanto ad Arma 57…

L’ologramma sposta la manica della giacca per leggere l’orologio, e conclude:

-…morirà tra sette minuti e quattro secondi.

 

Sede Centrale della Villains LTD

In una stanza dalle pareti interamente ricoperte di schermi, l’Imperatore osserva. Indossa il suo casco purpureo, collegato ai sistemi di comunicazione da un grosso cavo alla base del cranio.

Il suo cervello sta ultimando gli ultimi dettagli dell’acquisizione forzata del Consiglio, un compito che per un normale essere umano richiederebbe l’uso di tutte le capacità cerebrali superiori. Chiaramente, l’Imperatore non è un normale essere umano.

Al momento, solo una piccola parte del suo cervello sta riflettendo sul Consiglio. Il resto sta osservando gli schermi, in particolare quello che sta trasmettendo i dati fisici dei suoi agenti.

Alla pressione di un pulsante le loro capacità fisiche e psichiche sono schizzate al massimo, come dimostrano le immagini della loro lotta con Arma 57.

-L’esperimento è un completo successo – riflette ad alta voce – Attraverso i gradi che indossano, sono capace di regolare a distanza tutte le loro reazioni fisiologiche. Non potevo certo aspettarmi che restassero calmi e depressi e prudenti durante tutta la mia prigionia, del resto. Questo è un eccellente test per il lato opposto dello spettro… uno studio impareggiabile sull’influenza degli stati ormonali sul comportamento umano.

 

Mauna Loa, Hawaii

Spinto da un calcio dalla forza sovrumana, 57 esce da un portale di teletrasporto per scontrarsi contro una colonna di lava.

Materiale lavico a migliaia di gradi brucia il suo corpo mutaforma, ma l’arma definitiva vivente è abbastanza veloce da spostarsi in tempo per sopravvivere.

Una raffica di raggi laser ad alta intensità si dirigono verso di lui; tutto quello che 57 ha bisogno di fare è deformare il proprio corpo in una sorta di gelatina piena di buchi, da cui far passare i laser.

Alle sue spalle, un uomo si tuffa attraverso una colata di lava ed atterra in una delle fessure. La reazione di 57 è generare una serie di denti acuminati al proprio interno, nel tentativo di stritolare l’intruso. Peccato che si tratti di Diamond Dran, l’uomo invulnerabile, con in mano due scatole di C4.

57 esplode dall’interno, riuscendo tuttavia a restare abbastanza integro. La sua forma non ha più nulla a che vedere con un essere umano, adesso. Sta generando il maggior numero possibile di tentacoli di larghezza atomica, capaci di tagliare qualunque cosa.

Peccato che attorno a lui non ci sia nessuno, adesso.

I tentacoli si muovono alla cieca, tagliando come l’aria la roccia del vulcano. Se chiunque tentasse di avvicinarsi verrebbe fatto a fettine…a meno che non si tratti di un portale di teletrasporto.

 

Una base militare abbandonata, Wyoming

Tentacoli spessi quanto un atomo distruggono le mura di un vecchio rifugio antiatomico. 57 striscia per i corridoi bui ed impolverati; i suoi sensi non avvertono la presenza di alcun essere umano, ma sa che la Villains LTD non può essersi semplicemente arresa.

Poi riesce a vedere qualcosa, finalmente…una donna in un mantello verde scuro, pronta a sparargli addosso con un fucile al plasma.

Anche se sa benissimo di poter resistere a qualunque arma, è un’occasione irripetibile per colpire e 57 lancia una raffica di tentacoli verso di lei…che non si muove.

I tentacoli le passano attraverso, ma non come dovrebbero. Insomnia non viene smembrata, ed i tentacoli procedono oltre il muro come non ci fosse.

Ed infatti non c’è. Il muro è un ologramma del Laser Vivente, esattamente come Insomnia.

I tentacoli si fondono l’uno con l’altro, diventando una mano che si avvolge attorno ad un oggetto cilindrico. Due mani guantate lo afferrano, e lo strattonano nell’altra stanza con un solo movimento.

La stanza è avvolta da una luce accecante, sempre proveniente dal Laser. C’è il rumore di qualcosa che brucia, un fumo che si alza dal terreno, ed una catena lanciata per aria.

Pathfinder ed Insomnia stringono 57 all’oggetto cilindrico con la catena, e scappano prima che il loro nemico contrattacchi.

57 è pronto a trasformarsi in qualcosa di pronto ad ucciderle, ma si trova bloccato. Devono avergli iniettato di nuovo quella strana sostanza in grado di bloccarlo in uno stato, pensa.

-Arma perfetta ‘sto cazzo – lo saluta Dran, che afferra con forza le catene e lo stringe ancora di più al cilindro. 57 prova ad andarsene, quando sente il terreno che si allontana…e la luce accecante sparisce. Ed è chiaro dove si trova.

Se al momento avesse gli occhi, li spalancherebbe. Si ritrova in una forma inutile che non può cambiare, bloccato da un uomo che non può ferire, ed è legato ad un missile balistico intercontinentale che scompare in un portale nero appena decolla.

 

Sede Centrale della Villains LTD

L’Imperatore è fiero del suo esperimento. Dedurre come il corpo alteri il comportamento umano è solo il primo passo.

-E’ buffo…a volte, tutta la pianificazione del mondo non batte una testata nucleare tattica da 150 megatoni. Scacco matto, signor 57.

 

Spazio, a 500.000 chilometri dalla Terra

57 è nel panico, adesso. Abbastanza da assimilare la sostanza chimica nel suo corpo. Si dimena per cercare di liberarsi…quelle catene sono di semplice metallo, come il missile. Dovrebbe essere in grado di distruggerlo senza nemmeno pensarci.

Ma quando ci prova, le catene ed il razzo sono completamente indistruttibili. Proprio come Diamond Dran, che sorride di gusto.

L’esplosione nucleare avviene immediatamente dopo. Nello spazio non c’è nessun fungo atomico, nessuna grande esplosione. Solo una quantità inimmaginabile di radiazioni, che inceneriscono sul posto tutto il corpo di 57.

Diamond Dran, attratto dalla gravità della Terra, cade velocemente verso il pianeta azzurro spinto dall’esplosione…che non si muove.

Le radiazioni si muovono alla velocità della luce, ma solo in direzione opposta rispetto alla Terra. Tutte quelle che potrebbero fare dei seri danni al pianeta si muovono talmente lentamente che impiegheranno secoli a raggiungere la propria destinazione.

“Questo è l’ultimo piacere che ti faccio, DeCeyt” pensa Slowdown.

 

CONTINUA